La caratteristica centrale delle personalità schizoidi è la tendenza a ritirarsi dalla realtà e dalle relazioni rifugiandosi in un mondo di fantasia o in particolari interessi, spesso di tipo intellettuale o artistico. Quando il ritiro difensivo dalla vita sociale è così estremo che il soggetto è fisicamente (eremitaggio) o mentalmente  (chiusura quasi autistica) drasticamente isolato, si parla di un disturbo schizoide di personalità..

Fisionomia della personalità schizoide 

Questo tipo di personalità non sfugge all’attenzione delle persone cosiddette normali per i suoi tratti di originalità –  perfino bizzarria – e di noncuranza per le convenzioni e le aspettative sociali. Già il loro look colpisce per un’anti convenzionalità che non ha nulla di artefatto o provocatorio, ma appare come naturale manifestazione dell’individualità.

Non solo nel modo di vestire e di presentarsi al mondo, ma soprattutto nel loro modo di pensare le personalità schizoidi sono soggetti originalissimi e spesso molto creativi, di solito dediti al mondo della filosofia, dell’arte, della scienza o della spiritualità.

Come appaiono

Timidi, sensibili, ritirati, sono persone solitarie che tendono a evitare la compagnia degli altri. Allo sguardo esterno possono apparire freddi, emotivamente piatti, poco espressivi, indifferenti, insensibili alle vite altrui e rapiti nel loro mondo interiore.

Le personalità schizoidi hanno l’aspetto di persone quiete, compassate, che molto difficilmente manifestano aggressività.

Psicodinamica del disturbo schizoide di personalità

Alla base della loro chiusura sono presenti intense paure legate alla relazione con gli altri, che si esprimono nella fantasia di essere schiacciati, soverchiati, soffocati, inglobati.

Come sono davvero

Nonostante possano apparire freddi e distaccati, in realtà i soggetti schizoidi nutrono intensi bisogni affettivi e relazionali e non sono davvero soddisfatti dal loro isolamento e dal ritiro nei loro interessi speciali.

Anche la piattezza emotiva è soltanto apparente: il loro mondo interiore è molto ricco e scosso da affetti potenti, da laceranti fantasie di unione, amore e vicinanza, che però non lasciano emergere alla superficie. La loro estrema sensibilità li rende profondi conoscitori di sé stessi e attenti osservatori delle vite degli altri; spesso sanno cogliere, nelle interazioni che guardano come spettatori esterni, importanti verità.

Il contesto familiare di provenienza

I soggetti con uno stile schizoide di personalità di solito sono cresciuti in famiglie dove vigeva un misto di deprivazione e intrusività, con genitori distanti, impazienti e non empatici ma al tempo stesso invadenti e irrispettosi dell’intimità del figlio.

Si tratta di famiglie facili alla critica e all’umiliazione, la cui comunicazione è definita “a doppio legame”, vale a dire ambigua, dove il significato apparente nasconde un messaggio sotteso di segno contrario. I sentimenti dominanti che tali contesti suscitano nel bambino sono un profondo senso di solitudine, la percezione di non essere ascoltato e capito, insieme al bisogno di proteggersi dall’invasività.

Il bambino futuro schizoide reagisce sottraendosi con il ritiro e la fuga nella fantasia.

Come si cura il disturbo schizoide 

Come per tutti i disturbi di personalità, non esistono farmaci che possano curarlo. Essendo, di solito, i soggetti schizoidi persone molto tranquille, è raro che si rendano necessari farmaci per contenere l’ansia o stabilizzare l’umore. L’unica cura indicata è la psicoterapia.

Il carattere ritirato delle personalità schizoidi rende difficile una loro richiesta d’aiuto, quindi è raro che essi facciano ingresso in uno studio psicologico. A volte possono avvicinarsi con l’obiettivo di migliorare il loro funzionamento sociale o per contrastare profondi sentimenti di solitudine. In questo caso, se il terapeuta è in grado di rispettare i tempi del paziente e mantenere la giusta distanza emotiva da lui, è possibile ottenere risultati molto soddisfacenti.