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Psicoterapia dell'adolescente

La psicoterapia dell’adolescenza si occupa di sostenere le difficoltà di crescita nei ragazzi di età compresa, grosso modo, tra i 13 e i 18 anni.

I compiti evolutivi

Ogni essere umano deve affrontare dei compiti evolutivi, specifici per il contesto e per la fase di vita in cui si trova.

L’adolescenza si caratterizza come  l’età in cui si concentrano i compiti evolutivi più importanti per l’individuo, il cui superamento sarà cruciale per tutto il suo futuro sviluppo. Fallire uno di questi compiti, o rimanere bloccati in uno di essi, può provocare problemi che, se non gestiti in modo corretto, possono sfociare in diversi disturbi o in difficoltà caratteriali.

La psicoterapia ad orientamento psicoanalitico

Affrontare tempestivamente i problemi e le complessità che un adolescente si trova a sostenere è indispensabile affinché esso possa crescere e superare le sfide nelle quali è costretto a cimentarsi. Le difficoltà della fase adolescenziale possono trovare una via di risoluzione e un supporto in un adeguato intervento psicoterapico.

La psicoterapia psicoanalitica dell’adolescenza vanta numerosissimi studi di comprovata efficacia clinica. Sono molti, e noti ai più, i teorici psicoanalisti che hanno scritto e lavorato con adolescenti: da Freud (il padre della psicologia moderna) a Winnicott (il famosissimo teorizzatore del concetto di “oggetto transazionale” che, oramai, un po’ tutti utilizzano e citano), dalla Klein (che ha rivoluzionato nel secolo scorso l’approccio ai minori) a Pietropolli Charmet (che ha scritto numerosissimi libri divulgativi permettendo a chiunque di affrontare e comprendere l’adolescenza), da Betthelein (l’autore del famosissimo testo ‘Un genitore quasi perfetto’) a Lancini (considerato uno dei più importanti esperti di psicologia dell’adolescente in Italia oggigiorno).

Cosa deve saper fare lo psicologo che lavora con adolescenti

Uno psicoterapeuta dell’adolescenza deve tenere conto di numerosissimi aspetti. In particolare, deve:

  • conoscere a menadito il mondo dell’adolescente con tutte le sfumature linguistiche (per esempio lo slang e i modi di dire) e culturali (musica e serie tv comprese). Questo perché conoscere ciò che piace a un ragazzo consente di raggiungere con più facilità i suoi bisogni e le sue paure e permette di orientarlo attraverso una maggiore empatia;
  • avere chiaro che alcuni ragazzi sentono la necessità di appoggiarsi temporaneamente ad un adulto estraneo alla propria famiglia. I ragazzi,  ad esempio, possono aver bisogno di valutare le possibili conseguenze di alcune decisioni imminenti, oppure voler comunicare alcune paure che hanno il terrore di raccontare a persone care o vicine. Un ruolo simile è delicato ma fondamentale;
  • saper fare da tramite, in modo adeguato, tra il mondo adolescenziale e il mondo adulto;
  • poter aiutare l’adolescente a trovare delle alternative sane e adeguate alla sua personalità che sostituiscano comportamenti sbagliati o dolorosi;
  • essere sensibile ma sicuro e deciso. Lo psicoterapeuta è come un equilibrista, deve cioè trovare il giusto equilibrio affinché tutte le parti possano trovare il punto esatto per stare insieme senza cadere.

Come funziona la psicoterapia dell’adolescente

La psicoterapia dell’adolescenza ha un impatto notevole e profondamente trasformativo sui ragazzi; essa, dunque, deve essere svolta nel più serio e efficace dei modi.

Una cadenza regolare, adattabile alle caratteristiche del ragazzo ma non eccessivamente variabile, e un luogo sicuro e accogliente sono aspetti indispensabili per la buona riuscita dell’intervento.